Recensione del film “Rush”
Film autobiografico (2013) ambientato durante gli anni sessanta, un film autobiografico e di avventura, Rush narra la storia di Niki Lauda, il celebre pilota di formula 1 che è celebre per essere stato a quel tempo campione mondiale di corse e per l’incidente per cui si salva per miracolo e che delle ripercussioni sul suo aspetto fisico, in quell’ambito si inuqadra James Hunt il suo più grande rivale, donnaiolo dedito ai vizi che perde la vita all’età di quarantasei anni per droga.
L’ambientazione non è ben definita, si svolge comunque tra il Regno Unito e l’ Austria e racconta la storia di Niki Lauda, della sua carriera automobilistica soppiantata poi dalla produzione di aerei, non a casa successivamente fonderà la compagnia Lauda Air. Campione di numerose competizioni Niki Lauda tutta via il suo debutto è compromesso dal già citato James Hunt, che inizialmente sembra avere un successo maggiore, che sarà motivo di scontro tra i due automobilisti.
Al momento dell’incidente Niki Lauda subisce gravi danni alla faccia che quindi ne compromettono l’aspetto fisico, ma egli nonostante il trauma, decide di tornare subito in pista; proprio qui l’odio fra lui e James Hunt si placa, poichè quest’ ultimo si sente in qualche modo responsabile per l’incidente, poichè era stato lui ad incitare gli altri piloti a fare la gara sul quel circuito il cui pericolo è accentuato dalla pioggia e quindi dall’asfalto bagnato e la maggioranza vota per celebrare la competizione.
Questa storia mette in luce il coraggio del protagonista di rialzarsi nonostante il momento di difficoltà che ha attraversato collegato anche in gran parte al desiderio di battere il suo rivale.