Il razzismo: che cos’è e come fermarlo
Il razzismo è una teoria secondo la quale chi è “diverso” per qualche motivo è inferiore ad un insieme di persone, perché non ha le caratteristiche di quel particolare gruppo e quindi avente meno diritti, si tratta di un fenomeno più o meno diffuso fra chi non conosce una data situazione allora si spaventa di ciò che secondo lui “devia dalla norma”.
Ciò è determinato inoltre da pregiudizi e stereotipi che fanno sì che le persone siano prevenute nei confronti di categorie o classi sociali, da ciò deriva quindi l’emarginazione di questi soggetti, che invece vorrebbero essere parte della società ma non possono esserlo, per via di teorie e logiche infondate che non possono renderli partecipi in tutto e per tutto con l’unica colpa di avere la pelle di un colore piuttosto che di un altro, di avere tratti somatici differenti o ancora di essere come detto prima “diversi dalla norma”.
Ciò determina che queste persone si isolano ancora di più dalla società e tendono a starsene fra di loro sviluppando odio verso i razzisti, così da diventare anche loro razzisti con chi lo è, quindi si potrebbe dire che in molti casi il razzismo generi altro razzismo. Come fare fronte a questa piaga sociale? Innanzitutto l’informazione vuole la sua parte come detto prima, in secondo luogo l’abbattimento di pregiudizi e lo sviluppo di un’ idea propria che vada oltre il pensiero comune tanto più se quel pensiero non è condiviso è immotivato.
Malgrado siamo nel 2014 c’è ancora molta stupidità o rifiuto di accettare una situazione che esula da ciò che è ordinario, tuttavia qualcosa per quanto differisca dalla “norma” dovrebbe essere considerato come un tutto organico considerando gli aspetti particolari senza soffermarsi sull’idea generale insita in qualcosa, infatti il mondo è bello perché è vario, dunque tutto ciò non dovrebbe essere fonte di disagio ma al contrario affascinare perché trascende da quello che è la “massa” senza uniformarsi ad essa ma esprimendo qualcosa di unico.