IL BOULDERING

Foto di Tommy Lisbin su Unsplash

Con bouldering si intende l’arrampicata su massi ( denominati “boulder” in inglese ). Si pratica ad un’altezza di 6-8 metri massimo. Di solito rimane intorno ai 3-5 metri comunque. Consiste nell’arrampicarsi su un masso usando solo il proprio corpo. In gergo si dice “risolvere un problema”, con uno stimolo di forza pura. I movimenti eseguiti in sequenza sono piuttosto impegnativi dal punto di vista fisico, spesso richiedono anche una grande forza esplosiva. Di solito gli atleti si studiano il percorso prima di iniziare ad effettuare la scalata vera e propria su masso.

Il boulder viene chiamato anche blocco, in questo caso si dice “risolvere un blocco”. Lo si risolve quando si raggiunge la cima del masso, oppure, nel bouldering indoor in artificiale, quando si giunge al TOP.

 

Il bouldering non ha una data di nascita precisa, tuttavia si sviluppò in maniera definitiva a Fontainebleau negli anni ‘30 e ‘40 del secolo scorso. Tutt’ora quel luogo, che si trova vicino a Parigi, è una delle mete preferite dai migliori boulderisti ed è appunto considerata da essi la patria di questo sport. In ogni caso oggi è un’attività che si può praticare praticamente ovunque, persino in città da diversi anni, grazie alle palestre indoor.
Altri luoghi molto caratteristici e famosi della storia del bouldering sono: negli Stati Uniti Bishop in California, Hueco Tanks e il Rocky Mountain National Park, oltre allo Yosemite ( che però è frequentato soprattutto dai praticanti di arrampicata sportiva, molto famose le sue vie sul Capitan ). In Italia i siti più grandi di bouldering sono Varazze, Champorcher e la Val di Mello. In Spagna Albarracìn ed in Austria lo Zillertal.

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Mike Kotsch su 
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A differenza dell’arrampicata sportiva che richiede molto materiale tecnico per poter essere praticata ( corde, imbrago, rinvii, chiodi, discensori ecc. ) , nel bouldering l’attrezzatura è davvero ridotta al minimo: per la progressione infatti sono indispensabili solamente le scarpette da arrampicata e, spesso utilizzata, la magnesite con il suo sacchetto ( una polvere utilizzata affinchè le mani non scivolino via dalle prese a causa del sudore, sia in artificiale che su roccia ). A differenza dell’arrampicata sportiva questa attività può essere anche praticata da soli; in questo senso concede maggiore libertà. Tuttavia è necessario prima mettersi in sicurezza, in caso di caduta. Perciò praticarla con almeno un compagno è consigliatissimo. Specialmente se, su roccia, non ci si reca a praticarla con la protezione di un materassino. Invece le palestre indoor sono già munite di morbidi materassini ed il rischio di farsi male è minimo.

…L’unico strumento di sicurezza che si utilizza nel bouldering è un materassino, chiamato crash pad , che attutisce eventuali cadute. Lo si posiziona sotto il masso (anche più di uno, in caso di terreni particolarmente accidentati) che si va a scalare, ed è pensato per ridurre l’impatto in caso di caduta. Inoltre, quando si pratica bouldering c’è spesso un compagno di arrampicata che funge da spotter , ovvero si posiziona in modo da ‘parare’ la caduta ed evitare che avvenga al di fuori del crash pad. Cit. 1 ( vedi foto )

I crash pad e gli spotter

Foto di Tommy Lisbin su Unsplash

 

Il bouldering è praticato anche a livello agonistico, ma solo in artificiale. Sia la partenza che l’arrivo sono su prese obbligate: lo start sono le prese di partenza, il top quelle di arrivo, e la zona sono le prese intermedie per l’aggiunta di un punteggio in più. Ci sono competizioni Nazionali, Europee e Mondiali. In Italia dal 2000 c’è il Campionato Italiano Boulder di Arrampicata, organizzato ogni anno dalla Federazione Arrampicata Sportiva Italiana (FASI). Quest’ultima è la federazione sportiva che ha il compito di promuovere la pratica dell’arrampicata sportiva che è una disciplina sportiva associata riconosciuta dal CONI.
Ci sono diversi gradi di difficoltà nel bouldering: le scale di difficoltà di solito sono rappresentate da dei numeri associati a delle lettere. Questo soprattutto a livello professionistico e nelle gare. A livello amatoriale invece i blocchi possono essere rappresentati esclusivamente da dei colori che segnano anche la via da seguire grazie a dei pezzetti di nastro adesivo attaccati sulla parete vicino alle prese.
Le scale più utilizzate sono la Fontainebleau e la Hueco, a differenza dell’arrampicata sportiva che utilizza invece la Scala Francese.

Bouldering – tavole comparative: Cit. 2

 

Tavola comparativa e di conversione nei gradi alpinistici
V Grade (Hueco) Font (sandbag) Font (accurate) UK Tech Aus Tech YDS (US) French Tech
V1 6b 3 5a/b 22 5.11c 6c+
V2 6b+ 4-/4 5b/c 23 5.11d 7a
V3 6c 4/4+ 5c+ 24 5.12a 7a+
V4 6c+ 5-/5 6a 25 5.12b 7b
V5 7a 5/5+ 6a/b 26 5.12c 7b+
V6 7a+ 6a/6a+/6b 6b 27 5.12d 7c
V7 7b 6b/6b+/6c/6c+ 6b/c 28 5.13a 7c+
V8 7b+ 7a/7a+ 6c 29 5.13b 8a
V9 7c 7b/7b+ 6c+ 30 5.13c 8a+
V10 7c+ 7c/7c+ 6c+/7a 31 5.13d 8b
V11 8a 8a 7a 32 5.14a 8b+
V12 8a+ 8a+ 7a+/7b 33 5.14b 8c
V13 8b 8b 7b/7b+ 34 5.14c 8c+
V14 8b+ 8b+ 7c 35 5.14d 9a
V15         5.15  
Font = Fointainebleau Tech = technical

Tra i più forti boulderisti del mondo ci sono: Adam Ondra, Jakob Schubert, Chris Sharma, Jimmy Webb, Stefano Ghisolfi, Tommy Caldwell, Maurizio Nardi, Daniel Woods, Niccolò Ceria e Michael Piccolruaz.

FONTI:

 

Marcolino

Ciao a tutti, mi chiamo Marco, ho 29 anni e da due anni a questa parte mi sono avvicinato al mondo del bouldering e dell’arrampicata. Questa passione è nata anche grazie ad un istruttore della palestra di arrampicata indoor che frequento, molto competente e simpatico. Inoltre fin da bambino mi piace stare all’aria aperta ed in montagna ho praticato anche altre attività ( sci ed escursionismo ), oltre ad aver avuto modo di frequentarla come boy-scout. Nel 2016 mi sono laureato in Scienze Motorie con una tesi proprio su un tema come quello dell’ambiente montano. Non ho mai scritto prima per un Blog e questo è il mio primo articolo… Spero che lo troviate interessante.

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