Recensione dell’album “Francesco ti ricordi” degli Atlantide del 1976
Titolo: Francesco ti tricordi
Artista: Atlantide
Anno: 1976
Etichetta: S (Sanseverino)
Genere: Rock progressivo, hard rock
Tracce: 6
Formato: LP, CD
Tracklist: L’uomo ed il cane/Sporcandosi di sangue/Quando la luna/Se perdessi la vita così/Il pagliaccio/Francesco ti ricordi
Formazione: Mimmo Sanseverino (chitarra, voce); Leonardo Sanseverino (organo, synth); Mario Sanseverino (basso); Matteo Sanseverino (batteria).
Gli Atlantide erano un gruppo di rock progressivo italiano che si era formato a Cirigliano, Basilicata. Il gruppo era costituito dai fratelli Sanseverino, tutti originari dello stesso paese. Gli Atlantide, nel 1973 si trasferirono in Germania, più precisamente nella città di Rottweil, dove tre anno dopo registrarono il loro unico album nel 1976, intitolato “Francesco ti ricordi”, completamente autoptrodotto. Infatti la loro casa discografica si chiama “S”, come le iniziali dei fratelli Sanseverino. L’LP contiene uno stile completamente hard rock, dove è evidente la chitarra distorta di Mimmo Sanseverino. Una caratteristica di questo disco è quella dell’inflessione dialettale del cantante. Si parte con la traccia “L’uomo ed il cane”, dove già si nota lo stile hard rock del disco. Dopo la prima strofa, è presente una parte molto veloce e tirata. La canzone si conclude con una parte lenta, molto simile alla prima strofa. “Sporcandosi di sangue” anch’essa ha un ritmo tirato, anche in questo brano è evidente la chitarra distorta. La voce del cantante è perfetta con il ritmo. La traccia “Quando la luna” è lunga 11 minuti, ed è una specie di lento, molto coinvolgente a mio parere, e si sente una lunga parte di organo Hammond, con in alternanza la chitarra elettrica. Un’altra lunga parte di chitarra distorta è presente dopo la prima strofa. Nel brano sono presenti numerosi cambiamenti di ritmo. “Se perdessi la vita così” invece ha un ritmo un pò più moderato, ma c’è sempre il solito stile hard. Il brano a vicino può ricordare lo stile dei gruppi hard rock stranieri degli anni 70 con quel ritmo. “Il pagliaccio” invece è una traccia che inizia subito con una rullata di batteria. Il ritmo da vicino può ricordare la traccia di apertura, perchè le strutture ritmiche sono molto simili. Anche questo brano ha un ritmo abbastanza moderato. Anche qui c’è molta chitarra distorta. Il brano dura quasi 7 minuti. la traccia che dà nome all’album, “Francesco ti ricordi”, ha un ritmo molto lento, come la terza traccia, e si sente chiaramente un intreccio di organo e chitarra elettrica, a mio parere molto eseguito. Musicalmente, l’album contiene leggere influenze progressive, visto che è orientato di più verso l’hard rock. Uno dei fratelli Sanseverino, Leonardo, è morto nel 2006. I restanti fratelli, sono tutt’ora rimasti in Germania, dove vivono. Le copie dell’album vendute furono poche, alcune direttamente dal gruppo. Questa è stata la ragione che ha portato il gruppo allo scioglimento. Recentemente, da alcuni magazzini tedeschi, molte copie in vinile dell’album sono state ritrovate e messe in vendita a prezzi altissimi. Questo fatto risale circa negli anni ’90. Gli Atlantide hanno fatto anche un apprezzato lavoro di spalla aprendo i concerti di gruppi hard rock stranieri come Message, Atlantis e Scorpions. Con questo lavoro di apertura di concerti, il gruppo in Germania ha avuto buone recensioni. Per concludere, a mio parere questo album lo considero il miglior album hard rock italiano in assoluto. Parola di un amante di rock progressivo italiano sincero.
I 4 fratelli Sanseverino.
Una foto promozionale del gruppo risalente al periodo del 1976.