Hentai in pillole
Ringrazio il nostro amministratore per aver fatto passare questo articolo. Finalmente non scrivo come se fossi un manuale Ikea.
Premessa: l’argomento è molto controverso, tuttavia lo tratterò con ulteriori attenzioni. inoltre l’argomento è molto vasto per cui questo articolo offre una panoramica sintetica degli aspetti principali di questo genere e non vuole essere esaustivo.
Hentai, il termine giapponese per anormalità, ma anche metamorfosi, si riferisce al concetto di pornografia, molto spesso utilizzato per anime e manga per adulti.
Ma cosa è un Hentai?
si tratta di un fumetto o un cartone per adulti di natura erotica che descrive relazioni sessuali tra tra giovani adulti
le tipologie più comuni di trama sono:
- CLASSICA LOVE STORY TRA LICEALI: una storia in cui lui\lei ha una cotta per lei\lui da molto tempo, e prima\durante\dopo un dolce momento di intimità si dichiara al partner;
- HOUMOR: tematiche leggere condite di umorismo e gags divertenti… ma la conclusione è sempre la stessa: lui\lei finisce in qualche posizione strana sopra a lei\lui, che nemmeno i contorsionisti del circo Orfei…
- STORIA FANTASY: solitamente un’ambientazione medioevale, nella quale si dà maggior rilievo alla trama, caratterizzata da avventure, conflitti tra regnanti e, spesso scene molto violente. Tuttavia perfino in queste storie c’è spazio per il romanticismo.
- ECCHI: una storia in cui si accenna appena alle situazioni erotiche, senza nulla di esplicito. NB: può contenere tutte le tre precedenti tipologie di trama.
Un’altra classificazione del fumetto Hentai può suddividere le trame in due categorie:
- Doujinshi: una storia basata su un fumetto\videogioco già esistente.
- Manga: una storia esclusiva scritta dall’autore.
Ma è sbagliato leggere o scrivere storie Hentai? A mio parere no: l’Hentai rappresenta una manifestazione grafica della cultura giapponese, che ha preso piede anche in occidente; non è sbagliato fantasticare e scrivere storie di questo genere, anzi addolcisce di molto la solitudine se sei single… l’importante è non superare la soglia che separa la fantasia dalla realtà, non prendersi troppo sul serio e vivere tutto con un pizzico di ironia.