Lee Jung-seob, l’artista coreano e il suo stile occidentale
Lee Jung-seob fu uno dei più importanti artisti coreani della prima metà del XX secolo. Viene considerato come il precursore dell’arte moderna e dell’espressionismo coreano.
Nacque il 10 aprile del 1916 nella contea di Pyongwon¹ (nell’attuale Corea del Nord), periodo in cui la Corea era sotto il dominio giapponese. Studiò alla Bunka Gauken University di Tokyo dove iniziò a mostrare tendenze fauviste e uno stile di disegno forte e libero. Nel 1944, durante l’ultima fase della seconda guerra mondiale, si laureò e nell’anno successivo si sposò con Yamamoto Masako, conosciuta nella stessa università dove studiò Lee.
Nel 1946 la coppia ebbe il primo figlio che però morì di difterite. Colpito dalla sua morte Lee realizzò l’opera “A Child Flies with a White Star“, esposta alla mostra commemorativa per l’indipendenza della Corea a Pyongyang nel 1947.
Nel frattempo ebbe altri due figli e nel 1955 scoppiò la guerra tra e due Coree, per questo motivo Lee decise di mandare Masako e i loro due figli in Giappone. In questi anni Lee inviò lettere e cartoline con i disegni alla sua famiglia, esprimendo il suo amore e il desiderio di rivederli.
La guerra non fu un ostacolo nella sua ricerca dell’arte: in fuga dalla dura situazione bellica. Dipinse immagini ottimistiche di coppie, famiglie felici, bambini e animali; Raffigurava e utilizzava anche alcuni simboli rappresentativi della Corea, come il toro e l’alfabeto coreano Hangul, proibiti dalle autorità giapponesi durante l’occupazione alla penisola coreana.
Inoltre Lee lavorò come insegnante di artigianato, ma non riuscì mai a risparmiare abbastanza denaro per ricongiungersi totalmente con la sua famiglia; Infatti si videro soltanto per cinque giorni consecutivi a Tokyo nel 1953.
Quando il materiale artistico come la carta e la vernice scarseggiò durante la guerra, Lee utilizzò il rivestimento in lamina di pacchetti di sigarette come tela. Graffiò le linee sulla carta stagnola, applicò la vernice e la spazzò via, lasciando le linee colorate incise.