I Saldi: convengono o sono una fregatura?

Come succede da sempre, durante la prima settimana di gennaio, per togliere le rimanenze della vecchia collezione si effettuano i saldi.
Ovunque si vedono sconti del 30, 40, 50, 70%; ma servono davvero? Secondo me sono utili quando vengono lanciati dei prodotti di tendenza, tipo quest’anno, uno dei prodotti che sta andando più forte è il nuovo iPhone 6.

Non voglio dire che i saldi siano inutili, ma piuttosto consiglio per chi ne ha la possibilità di verificare bene gli scontrini durante l’acquisto.
Facciamo un esempio che devi comprarti un abito completo che costa 350 euro, scontato del 50%, fa 170 euro e qui dovete fare attenzione… molta attenzione, perché a seconda della richiesta del prodotto il prezzo può lievitare o calare a seconda della richiesta.
Conviene soprattutto comprare vestiario e beni di consumo all’estero, perché nei paesi emergenti, come Cina, Turchia, Brasile, Bangladesh, Vietnam, Laos, Emirati Arabi, Arabia Saudita e Qatar dove le merci vengono pagate esentasse e molto spesso si trovano a prezzi di fabbrica.

Siccome noi italiani all’estero siamo visti come importatori di beni di lusso, nonostante la crisi, i saldi convengono a chi deve prendersi lo stretto necessario cercando di contenere le proprie spese.
Dopodiché, siccome i saldi girano sulla domanda e sull’offerta, i prezzi dei beni sono molto concorrenziali tra di loro.
La fregatura avviene proprio a causa della concorrenza: vi spiego il perché, supponiamo che in un negozio un paio di scarpe Nike Jordan costi 160 euro, può capitare di percorrere pochi isolati e di trovarle a 100.

Quindi, alla fine conviene farsi fregare buttando i 160 euro? Assolutamente no.
Ultimo consiglio che posso dare è andare in negozi di marche che conoscete onde evitare disguidi ed errori.

 

Andrea Macario

Scrivo in questo blog per dire e parlare di argomenti di mio interesse personale. Appassionato di automobili e speranzoso di buon futuro. Che dire... Grazie Engim per avermi insegnato le armi per combattere il difficile mondo del lavoro.

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